COMUNICATO STAMPA/LETTERA
Nel gennaio dello scorso anno una cooperativa sociale di Trento aveva
provveduto a licenziare una lavoratrice iscritta al sindacato slai cobas. La
cooperativa sosteneva che la stessa lavoratrice avrebbe superato il periodo
di comporto relativo al tetto massimo delle giornate di malattia a
disposizione per il lavoratore.
Questo licenziamento che ha trovato riscontro in alcuni articoli usciti in
questi mesi sulla stampa locale era stato impugnato dalla lavoratrice
attraverso l’Avv. Lorenza Cescatti di Rovereto. La cooperativa infatti
avrebbe computato arbitrariamente nel periodo di comporto anche la malattia
relativa ad una gravidanza.
Varie iniziative di solidarietà erano state prese in quella circostanza
dallo slai cobas tra cui volantinaggi, raccolata di firme ed un riuscito
presidio di protesta.
Questa vicenda si è oggi conclusa in modo del tutto positivo. Nel corso
della prima udienza della causa di lavoro tenutasi a Trento nelle scorse
settimane è infatti interventa una transazione tra le parti in seguito ad un
offerta presentata dalla stessa cooperativa.
La conclusione positiva della vicenda attesta come sia possibile, oltrte che
necessario, opporsi a chi opera contro gli interessi ed i diritti delle
lavoratrici e dei lavoratori.
slai cobas del Trentino